OPEN DAY- la scuola primaria di Sant'Oreste presenta "La scuola in movimento 4.0"- lunedi 14 ottobre-ore 9.30

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da Segreteria

del lunedì, 14 ottobre 2024

La scuola in movimento 4.0 nasce dalla volontà e dalla visione coraggiosa dei docenti della scuola primaria di Sant’Oreste, che dal lontano 2017  hanno cominciato a porre le basi per cambiare il modo di fare scuola nel loro plesso.

La scuola in movimento nasce da un quesito: Come rendere protagonisti del loro percorso di apprendimento gli alunni? 

Una riflessione che ha gettato le basi per ragionare su tre aspetti fondamentali per ESSERE scuola: il tempo, lo spazio, la didattica.

Abbiamo iniziato questo processo di riflessione e di conseguenza di cambiamento, partendo dal ripensare la didattica: il modo in cui tutti i giorni entravamo in classe per essere portatori sani di curiosità, di vita, di esperienza e non più solamente portatori di conoscenza, ma bensi portatori di CULTURA. 

Abbiamo iniziato a metterci in gioco, chi prima chi dopo ognuno con i propri tempi e le proprie modalità, a farci le stesse domande e a ricercare le stesse risposte, pensando la scuola non solo come luogo dove imparare a scrivere, leggere e far di conto, ma come  luogo in primis dove ognuno di noi potesse costruire e rigenerare se stesso, scoprirlo, immaginarlo, cambiarlo.

Abbiamo abbracciato il senso di quella che chiamiamo serendipity  che non è altro che percorrere il viaggio della vita avendo  la capacità o la fortuna, di fare per caso inattese e felici scoperte.

Per fare tutto questo era necessario porre al centro del nostro agire didattico quotidiano l’autodeterminazione, la libertà di scelta e la cooperazione.

Con il passare del tempo abbiamo avuto la necessità di ripensare gli ambienti scolastici  per renderli più adatti al modo nuovo di lavorare,  abbiamo costruito nuovi spazi progettandoli affinchè ogni bambino potesse trovare gli strumenti a lui più congeniali per progettare e realizzare  il suo lavoro.

Infine, era necessario modificare  il tempo scuola, sia per quanto riguarda l’orario  dei bambini ma soprattutto l'orario disciplinare dei docenti per realizzare una didattica interdisciplinare e non più basata sulle singole materie scolastiche.

Tutto questo ci ha portati fino al periodo precedente al covid con grandi ambizioni. Lo scoppio della pandemia da covid 19 ha interrotto bruscamente quel percorso di cambiamento in atto e messo fortemente in crisi un processo che aveva bisogno di più tempo per radicarsi e cominciare ad essere stabile e duraturo. 

Siamo usciti da quella stagione con sofferenza, eravamo tornati indietro, avevamo perso quel senso di comunità e la voglia di stare insieme. Eravamo impauriti di ricominciare ad abbracciarci per continuare il lavoro che avevamo costruito con grande fatica  prima della pandemia.

E’ stato un momento difficile, un momento che possiamo definire cruciale, ma se era veramente nato il germoglio di una scuola nuova ed ambiziosa è proprio adesso che deve riaffiorare, il momento giusto per resistere e poi rilanciare.

Tutto questo è successo, ed ora stiamo presentando La scuola in movimento 4.0.

Una scuola maturata in ogni suo aspetto, una scuola che ha investito sia sulla formazione dei docenti che sugli ambienti di apprendimento. Una scuola pronta per cominciare un nuovo percorso di miglioramento e crescita.

E’ sbocciato  un fiore  così bello, raro ed inestimabile che abbiamo il dovere di preservarlo, di incoraggiarlo a migliorarsi, di aiutarlo a crescere dentro la nostra comunità come punto di riferimento. L’ambizione che abbiamo oggi è di rendere la scuola punto di riferimento della comunità in cui si sperimentano cose nuove con l'ambizione di crescere insieme e di rendere migliore il presente e il futuro della comunità in cui opera.

Continueremo a costruire una scuola che sia una grande comunità educante costituita da bambini, docenti, genitori, Amministrazione comunale e  associazioni del territorio.

Continueremo a credere che la scuola debba uscire sul territorio e creare momenti ed occasioni stabili di service learning mettendo gli studenti di fronte a problemi presenti sul territorio e promuovendo la partecipazione attiva di ognuno di loro.

 

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